Il fondo cartografico dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” consiste in una raccolta di documenti, realizzati in Italia e all’estero, datati tra il XVII e il XX secolo. È una collezione geo-cartografica di notevole valore, composta da oltre 4.000 prodotti, tra atlanti, carte murali, fogli sciolti, planimetrie, carte topografiche, corografiche, planisferi, carte turistiche e tematiche alle diverse scale. Di particolare rilievo sono i manufatti del XVII e XVIII secolo, mentre le acquisizioni più recenti giungono al primo decennio degli anni Duemila.
Si tratta, in gran parte, di un fondo costituito da Elio Migliorini nel secondo dopoguerra (1942-1952), curato e arricchito da Vittorina Langella durante il suo magistero all’allora Istituto Universitario Orientale (1973-1990) e successivamente ampliato da Pasquale Coppola e Salvatore Diglio. A seguito di alterne vicende, legate anche ai numerosi trasferimenti delle sedi dell’Ateneo, negli ultimi venti anni la collezione è rimasta custodita in una piccola sala nella Biblioteca al IV piano di Palazzo Corigliano e solo di recente è stato possibile avviarne un iniziale riordino, per renderla nuovamente fruibile alla consultazione.
La varietà di tipologie dei materiali cartografici conservati attesta gli interessi di studio e di ricerca delle aree del mondo alle quali “L’Orientale” ha tradizionalmente rivolto la sua attenzione ed è espressione dei riflessi geografici e dei mutamenti geopolitici intervenuti – in differenti epoche storiche – in Asia, nel Vicino Oriente, in Africa, nelle Americhe, in Europa Occidentale e Orientale.
Si tratta, in gran parte, di un fondo costituito da Elio Migliorini nel secondo dopoguerra (1942-1952), curato e arricchito da Vittorina Langella durante il suo magistero all’allora Istituto Universitario Orientale (1973-1990) e successivamente ampliato da Pasquale Coppola e Salvatore Diglio. A seguito di alterne vicende, legate anche ai numerosi trasferimenti delle sedi dell’Ateneo, negli ultimi venti anni la collezione è rimasta custodita in una piccola sala nella Biblioteca al IV piano di Palazzo Corigliano e solo di recente è stato possibile avviarne un iniziale riordino, per renderla nuovamente fruibile alla consultazione.
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